“Viaggiare è utile, fa lavorare la fantasia”, scrive Céline, e viaggiando leggo un libro che la fa frullare come un peyote messicano (disclaimer: non che ne abbia provati) o se vogliamo in un modo che sarebbe potuto piacere all’autore del “Viaggio al termine della notte”. In questo caso si tratta di un viaggio “al termine dell’America Latina”, limitandosi dunque a un solo continente rispetto a quelli che la fantasia letteraria del grande scrittore francese attraversava nel suo più celebre libro – senonché l’America Latina….,